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Dalla serata organizzata a Barberino Tavarnelle è scaturito un approfondimento e un confronto tra esperti

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Descrizione breve
Gli esperti si ritrovano per evidenziare i disagi emotivi giovanili che nascono dalle difficoltà dell’esistenza, dal faticoso incontro con il suo contesto sociale e relazionale
Data:

6 Dicembre 2025

Tempo di lettura:

4 minuti

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Confronto fra esperti
Confronto fra esperti

Descrizione

Barberino Tavarnelle. 6 dicembre 2025

Dal tema del disagio giovanile, al centro dell’evento di approfondimento e di presentazione del libro “CON●FINE - Amore e cura nella fatica di crescere”, realizzato dall’Associazione Le Tre e un Quarto, promosso dal Comune di Barberino Tavarnelle è scaturita una ricerca che condensa dati aggiornati sulla dimensione del fenomeno presente nel territorio chiantigiano. Sono oltre sessanta i giovani nella fascia tra i 18 e i 24 anni, di cui 38 donne e 23 uomini, che nel 2025 si sono rivolti al Centro di Salute Mentale di San Casciano in Val di Pesa dell'Azienda USL Toscana Centro. Un dato che si conferma analogo allo scorso anno ma che testimonia un trend in crescita avvenuto a partire presumibilmente dal 2016 che si è acuito con certezza nel periodo post Covid.

A commentare i dati sono stati gli stessi relatori che hanno preso parte all’iniziativa, allestita alcune sere fa presso la Biblioteca comunale di Tavarnelle, dal titolo “CON●FINE - Amore e cura nella fatica di crescere”, finalizzata a sensibilizzare e coinvolgere la comunità sulle molteplici sfaccettature e sulla complessità del mondo giovanile: lo psichiatra Gabriele Santarelli, la pediatra di zona Maria Tolu, la psicologa che è alla guida dello sportello psicologico, servizio attivato da quattro anni dal Comune di Barberino Tavarnelle in forma gratuita per le famiglie con figli iscritti all’Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani, Elisa Brigiolini, la Presidente dell’Associazione APS Le Tre e un Quarto, Candida Vettori.  

“Sono sempre più numerosi i casi di bambine e ragazze colpite da problematiche più o meno gravi legate al comportamento alimentare – sottolinea la pediatra Maria Tolu – dall’era della pandemia sono esplose situazioni critiche che rimandano tra le altre all’anoressia, la cui soglia di età si è abbassata fino a toccare l’età dell’infanzia, quarto e quinto anno della scuola primaria, e altri disturbi neuropsichici come il disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, ideazione suicidaria e problematiche legate alle relazioni tra adulti e bambini e fra coetanei”.

“L’utenza che si rivolge al servizio del Centro di Salute mentale del Chianti della Asl – riferisce lo psichiatra Gabriele Santarelli - e che fruisce delle sue prestazioni è sempre meno costituita dai soli pazienti con disturbi mentali gravi e sempre più il servizio sembra porsi come luogo di ascolto e, quando possibile, risposta ai disagi emotivi che nascono dalle difficoltà dell’esistenza, dal faticoso incontro tra l’individuo e il suo contesto sociale e relazionale”. “La condizione prevalente – continua - è caratterizzata dalla presenza di sintomi depressivi ridotti ma prolungati nel tempo. sintomi ansiosi e depressivi reattivi a un difficile frangente di vita, da disturbo di panico senza agorafobia”. “Quanto alla fascia giovanile – specifica Santarelli - si è registrata una richiesta differente nel genere, ovvero le donne chiedono più aiuto per sintomi ansiosi e depressivi rispetto agli uomini”.

Candida Vettori conferma che l’aumento netto delle richieste di aiuto rivolte all’associazione “Le Tre e un Quarto” che si occupa di fragilità nell’età adolescenziale è avvenuto dopo l’emergenza sanitaria. “Sono ragazzi e ragazze isolati coinvolti in percorsi di dispersione scolastica, - fa sapere - che chiedono di essere accolti senza giudizio, si chiudono in casa, soffrono di disturbi alimentari, di autolesionismo, giovani che cercano un posto nel mondo e che soffrono di dipendenze virtuali importanti. Il nostro compito e credo di un’intera comunità è ascoltare, comprendere, accogliere e stare al loro fianco, nello specifico l’associazione svolge un’attività qualificata in collaborazione con le famiglie volta a riaccendere l’autostima e infondere fiducia nei giovani che hanno tante potenzialità creative da esprimere e mettere al servizio della loro vita e del percorso collettivo”.

Per la psicologa Elisa Brigiolini  “alla base delle problematiche che emergono tra famiglia e scuola e nel percorso educativo degli studenti e delle studentesse del Comprensivo di Barberino Tavarnelle c’è un crescente impoverimento delle competenze emotive, tutto ruota intorno alla percezione che i ragazzi e le ragazze hanno di sé, del proprio aspetto fisico e interiore, al confronto con gli altri, all’ansia da prestazione, alla non accettazione dell’errore, dei limiti, alle aspettative e agli standard da non deludere e mantenere sempre alti”.

Lo psichiatra Gabriele Santarelli insiste sull’importanza del fare rete. “La collaborazione tra comune, scuola, struttura sanitaria, associazioni è fondamentale per realizzare questo obiettivo in maniera sinergica attivando progetti specifici, iniziative, servizi che possano essere sempre più accessibili e mirati alle esigenze dei nostri giovani”.

L’iniziativa, presenziata dal Sindaco David Baroncelli e dall’Assessora alle Politiche sociali Anna Grassi, ha tratto spunto dalla presentazione del volume ideato e pubblicato dall’Associazione di Promozione Sociale Le Tre e un Quarto, presieduta da Candida Vettori e Federica Bargagni ed è stata arricchita dagli interventi dei dipendenti della Società della Salute fiorentina Sud Est, il Responsabile Gilberto Macaluso e l’Assistente Sociale Ilaria Anichini del Polo Chianti Sds, Anna Maria Coccetti, una mamma che ha offerto una toccante testimonianza del proprio vissuto e il musicoterapeuta Alessandro Spadafina.

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Ultimo aggiornamento:

12/12/2025, 13:37