Nella storia era il ratto, oggi è il riscatto delle Sandonatine. La giovane fantina Flavia Guerra è la prima donna a gareggiare e conquistare il Palio dei Ciuchi di San Donato in Poggio
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13 Luglio 2025
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Descrizione
Barberino Tavarnelle, 13 luglio 2025
Tutti, soprattutto i cittadini e le cittadine più attempate ricordano e tramandando ancora oggi i contorni sfumati, sospesi tra verità storica e fantasia, di una vicenda leggendaria che si è intrecciata alla cultura popolare del borgo di San Donato in Poggio. Il celebre Ratto delle Sandonatine, avvenuto in epoca medievale, fu un’incursione guidata da trenta cavalieri che uscirono dalle porte di Siena per irrompere nelle vie del paese e mettere a segno il blitz, animato dal desiderio di conquista e atavica rivalità con la fortificazione, possedimento della Repubblica fiorentina. Un gesto che passò agli onori della cronaca come un oltraggio alla dignità di un’intera comunità scatenando l’ira dei fratelli, fidanzati e mariti che si misero in groppa ai loro asini per cercare di recuperare le amate.
Ecco, a distanza di circa mille anni, è giunto il momento di riscrivere questa pagina epica della storia del Chianti e riscattare l’immagine sbiadita dal tempo delle giovani fanciulle, delle donzelle del paese, fragili e indifese, sottratte ai loro cari e costrette a lasciare luoghi e affetti familiari. Non sappiamo se le donne furono mai tratte in salvo e i sandonatini tornarono a casa degni di essere chiamati eroi, sicuramente il silenzio delle fonti storiografiche che tacciono sulla definizione dell’avvenimento e l’eventuale lieto fine avvolge la vicenda in una fitta coltre di mistero. C’è tuttavia un dato, un fatto eccezionale accaduto sabato scorso, che in qualche modo ha restituito fierezza alla comunità, traendo ispirazione da una prodezza femminile del presente che capovolge i ruoli della storia.
Per la prima volta è una donna, una giovane fantina a prendere parte e a vincere il tradizionale appuntamento del Palio dei Ciuchi di San Donato in Poggio, la manifestazione le cui origini si legano a doppio filo al Ratto delle Sandonatine che da trentadue edizioni lancia una sfida sul campo di fieno, davanti alla Pieve romanica, tra asini e asine e i loro ‘cavalieri’, paladini contemporanei delle contrade del borgo.
Unica donna a prevalere sui fantini concorrenti tutti rigorosamente uomini. Il Palio dei Ciuchi 2025 è stato conquistato dalla ventottenne fiorentina Flavia Guerra, innamorata del paese murato e delle sue tradizioni ed una passione per l’equitazione che coltiva da sette anni. Flavia, residente a Firenze, che conosce bene San Donato perché vi lavora, sognava da tempo di salire su un asino del Palio e sbaragliare gli avversari, pur sapendo che mai alcuna corsa era stata affidata fino a quel momento ad una conduzione femminile.
“Era il 2016 quando, al fianco del mio ragazzo di allora, scoprii il fascino di questa competizione – confessa – all’epoca era lui che gareggiava per la stessa contrada che ho potato al trionfo, via dei Baluardi, fu in quel momento che mi misi in testa questa idea, folle per il paese, ma non per me. E quest’anno, nonostante gli sguardi storti di qualche anziano che trovavano forse inopportuna la mia partecipazione, ho sfoderato il coraggio per propormi e chiedere all’organizzazione se poteva esserci un posto per me, la risposta non solo è stata positiva ma ha confermato e accolto la mia candidatura senza alcun discrimine di genere”.
“Il momento apicale della vittoria è stato qualcosa di indescrivibile, - prosegue Flavia, stordita ancora dalle emozioni– ancora faccio fatica a crederci, sono riuscita a montare un’asina che sembrava tra le più irrequiete, un po' come me, e l’ho fatta trottare fino a vincere una sfida impossibile che ha dimostrato a me stessa che perseguire i sogni con determinazione aiuta a realizzarli”.
“Mi sono divertita tanto e sono stata felice di aver regalato – puntualizza - un primo posto ad una contrada che non vinceva dal 1997, anno in cui sono nata io, quante coincidenze…è proprio vero, gli ultimi saranno i primi”.
Questa la classifica stilata dall'organizzazione. Al primo posto, dunque, Flavia che ha corso per via dei Baluardi in groppa alla ciuchina Vittoria, seguita da Francesco che per via dei Fossi ha tentato la sorte con il ciuco Freccia, Edoardo di via del Giglio che ha scommesso sull’asina Felicità, Giulio che in rappresentanza di Malaspina ha sfidato gli avversari al galoppo sull’asina Striscia, Daniele che ha gareggiato per via Senese puntando tutto sull’asino Diamante e Federico che per Pietracupa ha fatto coppia con l’asina Venere.
“Anche quest’anno gli abitanti di San Donato in Poggio – dichiara il Sindaco David Baroncelli - hanno vestito a festa il borgo, hanno costruito e messo in scena uno spettacolo di umanità, folklore e tradizioni con la rievocazione contemporanea di un episodio leggendario della storia e della memoria locale”. L’evento si è affiancato al famoso Bruscello, opera curata drammaturgicamente dall’attore e regista Massimo Salvianti che replicherà il 17 luglio alle ore 21.30 a San Donato in Poggio sul palcoscenico del Teatro della Filarmonica “Giuseppe Verdi” con l’opera “Cent’anni – Le radici”.
L’iniziativa è stata promossa e organizzata dalla Pro Loco di San Donato, guidata da Carlo Alberto Aquilani, con il patrocinio del Comune nell’ambito della tradizionale Bruscellata. La sfida al galoppo, raccontata da due cronisti d’eccezione, gli speaker Fabio Serni e Giacomo Fabiani, si è tenuta nel cosiddetto Ciucodromo, lungo un tratto di circa 100 metri dove hanno dato prova di sé sei asini, guidati dai rispettivi fantini delle contrade di via Senese, via dei Fossi, via dei Baluardi, via del Giglio, Pietracupa e piazza Malaspina, le stesse vie del paese dove in epoca medievale, secondo quanto è stato tramandato oralmente, si consumò il ratto delle sandonatine. La corsa è stata preceduta dallo scenografico corteo storico in costume per le vie del borgo.
